Quasi tre miliardi di persone in tutto il mondo non hanno acqua. Sembra impossibile, eppure circa una persona su tre, secondo i dati dell’Onu, non ha accesso all’acqua pulita: una situazione destinata a peggiorare, per giunta, senza interventi radicali. Si stima infatti che, entro il 2050, saranno 5,7 miliardi di persone a vivere in zone con carenza idrica per almeno un mese all’anno. L’Onu, nella Giornata Mondiale dell’acqua, che ricorre oggi, invita quindi tutti a riflettere sul valore di questa risorsa preziosa per capire come proteggerla.
In questo senso di inserisce, per esempio, il ddl del senatore Ruggiero Quarto, del MoVimento 5 Stelle, riguardo l’istituzione dei “Santuari dell’acqua potabile” e delega al Governo per la tutela delle fonti di approvvigionamento di acqua.
La Transizione ecologica, inoltre, può giocare un ruolo molto importante nella difesa dell’ oro blu -come viene chiamata l’acqua- e nel PNRR stiamo lavorando anche per mettere in sicurezza le nostre infrastrutture ed i bacini idrici.
Il futuro, ad oggi, sembra comunque in salita. Entro il 2040 infatti, la domanda globale di energia dovrebbe aumentare di oltre il 25% e la domanda di acqua crescere di oltre il 50%. Dunque, secondo gli esperti, è necessario limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius al di sopra dei livelli preindustriali, per ridurre del 50% lo stress idrico indotto dal clima. Uno dei danni più gravi che l’economia umana sta commettendo contro il ciclo dell’acqua è infatti i cambiamenti climatici generati dai gas-serra di origine antropogenica, prodotti da tutte le nostre attività. Come si vede, tutto è collegato, e alla radice del problema c’è la necessità di cambiare sia il modello economico attuale che la visione di sfruttamento che abbiamo della nostra terra.
Quest’anno il tema della giornata mondiale dell’acqua è il valore. L’ Onu infatti ha voluto lanciare l’allarme contro i crescenti interessi da parte del settore finanziario di voler scambiare l’acqua come un qualsiasi bene sul mercato dei future. Un tema ricordato ieri al termine dell’Angelus da Papa Francesco:
“Per noi credenti, sorella acqua non è una merce: è un simbolo universale ed è fonte di vita e di salute. Troppi fratelli, tanti, tanti fratelli e sorelle hanno accesso a poca acqua e magari inquinata. È necessario assicurare a tutti acqua potabile e servizi igienici. Ringrazio e incoraggio quanti, con diverse professionalità e responsabilità, lavorano per questo scopo così importante”.