Il biologo Barry Commoner, nel suo libro “The closing circle” del 1971 ricorda al genere umano che “non ci sono pasti gratis”, ovvero in natura nulla è gratuito. Nel 1977 l’economista Milton Friedman espone uno dei principi base dell’economia, il costo-opportunità, il quale afferma che tutto ciò che potrebbe apparire gratuito per un individuo in realtà nasconde sempre un costo: il prezzo pagato dalla società nel rinunciare all’opportunità di destinare le medesime risorse ad usi alternativi, oltre a subire il danno dell’inquinamento.
Dunque sia l’ecologia che l’economia ci raccontano che tutto ciò che è preso dal sistema terra, anche in modalità apparentemente gratuita, ha sempre un costo, così come tutto ciò che è immesso nella natura come scarto, che aumenta l’entropia del sistema riducendone la resilienza e rendendo impossibile ritornare allo stato iniziale.
Per questo oggi si parla di “transizione ecologica”, un cambiamento verso un modello economico e culturale che affronti adeguatamente la complessità delle interazioni tra comunità, economia e sistema terra.
Ringrazio greenreport.it per l’articolo che potete leggere al link: