Noi del MoVimento5Stelle concordiamo in parte sulla linea oggi esposta dal premier Draghi in Senato, per quanto riguarda il tema energia. Sicuramente è necessario utilizzare ancora il gas per la fase di transizione. Ne ho parlato a 9Colonne in un breve intervento che vi ripropongo in calce a questo articolo.
Abbiamo già dei gasdotti che possono essere utilizzati a pieno carico, e diversificando l’approvvigionamento del gas da paese differenti possiamo avere più sicurezza di autonomia, ma ovviamente allo stesso tempo, dobbiamo puntare, nel lungo periodo, alle energie rinnovabili, quindi semplificare l’iter burocratico che ancora mostra delle criticità.
Il punto sul quale non sono d’accordo, e come membro del Comitato per la Transizione Ecologica del MoVimento 5 Stelle ci tengo a precisarlo, è l’utilizzo del gas estratto da pozzi italiani perché, a mio avviso, è un’azione non sostenibile dal punto di vista economico e quindi non andrebbe assolutamente ad abbassare il costo in bolletta per cittadini, ma anzi oltre al costo diretto dovremmo sommare il costo indiretto (cosiddetto ‘costo sociale’) da sostenere per ripristinare i danni creati all’ambiente e alla salute dei cittadini.
Sul concetto di riaprire le centrali a carbone, sono assolutamente in disaccordo, visto che proprio oggi la centrale Federico Secondo di Brindisi ha annunciato il piano di dismissione, passando alle rinnovabili e ad altri progetti non impattanti sul territorio e l’ambiente circostanti.