Sono 15,29 i milioni di euro stanziati per la Puglia dal Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, approvato dal Ministero dell’Ambiente. Si tratta di fondi per progetti immediatamente esecutivi e cantierabili, per mettere in sicurezza il nostro territorio.
Il piano prevede oltre 262 milioni per 119 interventi in tutta Italia. Una azione di prevenzione che fa parte di un piano pluriennale fortemente voluto dal MoVimento 5 Stelle e dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
In Puglia gli interventi indicati dalla regione saranno 6: quattro nel Foggiano e due nella provincia di Bari.
Nella provincia di Bari gli interventi riguardano il consolidamento delle cavità marine e delle pareti rocciose nel Comune di Polignano a Mare (3 milioni di euro) ed il ripristino della continuità idraulica dei canali Consorzio Terre d’Apulia in varie località (2 milioni).
Nelle altre zone della regione l’azione riguarderà il risanamento del versante collinare Castello – Lotto nel Comune di Lucera (5,95 milioni), il consolidamento del dissesto idrogeologico del versante a valle del Convento Frati Cappuccini nel Comune di San Marco La Catola (850 mila euro), il consolidamento del dissesto idrogeologico nella Zona Depuratore Edificio Scolastico nel Comune di Sant’Agata di Puglia (1,6 milioni). In provincia di Foggia infine l’intervento riguarderà la sistemazione del torrente Gavitelle per rischio idrogeologico del centro abitato nel Comune di Deliceto (1,89 milioni di euro).
Per l’esattezza, ammonta a 262.107.362,63 di euro lo stanziamento complessivo del Piano stralcio (previsto dal DL n. 76/2020). Piemonte, Lombardia, Veneto e Toscana sono le quattro regioni che hanno presentato progetti – e ottenuto quindi il relativo finanziamento – per un valore maggiore. Per ognuna di queste quatto regioni, infatti, il Piano stralcio prevede finanziamenti per oltre 20 milioni di euro (circa 30 la Lombardia). Seguono Lazio, Sicilia, Liguria, Puglia, Emilia-Romagna, Campania, Sardegna e Calabria con stanziamenti compresi tra i 10 e i 20 milioni di euro circa. Marche, Abruzzo, Basilicata, Umbria, Friuli Venezia Giulia, Molise e Valle d’Aosta sono invece le regioni che hanno presentato progetti, e ottenuto i relativi stanziamenti, per una cifra complessiva inferiore ai 10 milioni di euro.
«Già con il dl agosto abbiamo messo a disposizione dei Comuni e delle Regioni la società in house del Ministero dell’Ambiente Sogesid, per aiutare le amministrazioni nella progettazione. Con la stessa legge abbiamo dato poteri straordinari che riducono del 40% i tempi ai presidenti di Regione che sono commissari straordinari del dissesto idrogeologico”. Abbiamo inoltre previsto di anticipare ai comuni il 30% della spesa, in modo da permettere l’attivazione di tutta la procedura per la messa in opera del cantiere».