Come Superare la crisi con un nuovo stile di vita?
Venerdì 15 Aprile 2016 presso l’Università degli Studi di Bari, alla Sez. Bioetica del Dipartimento di Neuroscienza, e presso il Politecnico di Bari, si è tenuto il “Seminario errante”, con alcuni degli esponenti del Movimento Decrescita Felice Nazionale: il Presidente Nazionale MDF, Jean-Louis Aillon PhD, M. D. Psicoterapeuta, il Prof. AlessandroPertosa, Filosofo, la Dott.ssa Patty L’Abbate PhD, economista ecologico, del Com. Scientifico MDF e presidente del circolo mdf di Bari
Ospiti: Dopo i saluti del Rettore Prof. Eugenio Di Sciascio, il Prof. Francesco Bellino, docente ordinario di Bioetica, e la Prof. Gabriella Falcicchio del Movimento Nonviolento Puglia.
Sono intervenuti: Don Salvatore Alletto, Cappella Universitaria PoliBa, gli studenti Pietro Cannito e Andrea Cupertino in qualità di referenti dell’associazione ISF Bari, l’associazione studentesca Link del Politecnico.
Moderatore dell’evento: Alesssandro Cannavale PhD blogger de ilfattoquotidiano.it
di Pietro Cannito e Andrea Cupertino
Partendo dalla definizione di equità intergenerazionale e intragenerazionale, sono stati affrontate le differenze tra il concetto di rinnovabilità e quello di sostenibilità di una risorsa. Il primo difatti indica la naturale capacità di riformarsi di una risorsa, il cui utilizzo diventa sostenibile solo quando il suo prelievo è minore del tasso di rigenerazione della stessa.
E’ quindi importante definire una risorsa, in maniera del tutto generale, come tutto ciò che serve al pianeta Terra per funzionare in quanto tale, e sostenere i suoi processi e cicli bio-geo-chimico-fisici fondamentali, e non, come vorrebbe una visione antropocentrica , solo ciò che serve alla nostra vita.
E’ stata quindi presentata la differenza tra i concetti di crescita e sviluppo.
Il primo ha solitamente un’accezione quantitativa, il secondo qualitativa. Da ciò, tenendo conto del concetto di sostenibilità sopra definitivo, sorge il paradigma di sviluppo sostenibile . Il terzo concetto affrontato è quello degli impatti ambientali di una tecnologia, distinguendo, tra gli altri, quelli visivi e atmosferici e presentando lo strumento tecnico attuale che permette di valutarne gli effetti: la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
L’intervento è stato concluso con una presentazione delle attività, svolte da Ingegneria Senza Frontiere – Bari- sotto forma di progetti di cooperazione e corsi di formazione. Queste sono volte a formare tecnici consapevoli delle proprie responsabilità e pronti a mettere in discussione le proprie azioni; che riconoscano l’importanza di adottare tecnologie appropriate al contesto, consci che la soluzione tecnica si intreccia con questioni economiche, sociali, culturali e ambientali.
Questo fare responsabile, consapevole e “cittadino” che dovrebbe caratterizzare ciascun tecnico nel suo agire ha dato vita alla figura dell’ ingegnere.
Pubblicato il 16 Maggio 2016 su Movimento Decrescita Felice